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Bebuù settete e i teneri fiocchi nascita di Pan Di Lenci

Blog » Mondo Bebuù » Bebuù settete e i teneri fiocchi nascita di Pan Di Lenci

Bebuù settete e i teneri fiocchi nascita di Pan Di Lenci

16/05/2018

Mondo Bebuù

L'aforisma della sua vita è: "Se puoi sognarlo, puoi farlo".
E Barbara di notte si ritrova spesso a sognare ad occhi aperti, mentre realizza le sue dolcissime creazioni. Questo è il suo modo per prendersi cura di sé, nutrendo la sua anima di cose belle.
Per la rubrica "Bebuù Settete" conosciamo meglio Barbara e il suo brand Pan di Lenci.

Ciao! Benvenuta nella nostra rubrica dedicata alle creative di Bebuù! Ti va di raccontarci chi sei, cosa fai nella vita, della tua famiglia, insomma ti va di parlarci di Barbara?
Mi presento…sono le mani, mente e cuore di Pan di Lenci, classe 1975, origini venete ma vivo ormai da una vita in Abruzzo, insieme a mio marito Vincenzo ed i miei tre gatti: Napoleone, persiano rosso “gatto gatto”, Caterina trovatella tabby dolcissima e l’ultimo arrivato Giacomino, micetto non vendente bianco e nero che ci ha rubato il cuore.
Come si può capire adoro gli animali che insieme ai bambini mi stupiscono, mi fanno ridere e commuovere, mi piacciono la semplicità, l’odore del mare le passeggiate sulla spiaggia della mia città, le serate con gli amici più cari, le ruches e i pois, la pizza ed il sushi. Dicono tutti che sono una gran perfettina e questo è vero per quanto riguarda il lavoro mentre nel privato sono una gran casinara (basti vedere la mia craft room…). Sono testarda, curiosa e mi piace tanto imparare cose nuove: è stato proprio questo che mi ha portato, quasi per caso a scoprire il cucito creativo ed il pannolenci.
Dopo la laurea in economia ho cominciato quasi subito a lavorare come contabile ma avevo bisogno di occupare i momenti vuoti con qualcosa che impegnasse le mie mani e non la mia mente e mi sono trovata nel corso di un Hobby Show a sedermi per imparare a tenere ago e filo in mano… (se mi aveste visto non mi avreste dato un centesimo, giuro, ma ve l’ho detto che sono testarda!)
In realtà sono nata e cresciuta in un ambiente creativo, mio padre era un sarto modellista, mi ha sempre affascinato osservarlo nel suo studio, veder nascere dalle sue mani bozzetti che poi diventavano poi cartamodelli ed infine abiti. Gli chiedevo sempre di insegnarmi a cucire ma diceva che prima dovevo studiare, laurearmi e così ho fatto… Spesso mi trovo a pensare che se fosse ancora qui, sarei curiosa di sapere cosa ne pensa di “Pan di lenci”, se gli piacciono le mie creazioni, chiedergli consigli e farmi finalmente insegnare a cucire a macchina…


Le tue creazioni sono dolcezza, tenerezza, espressività e i tuoi personaggi sembra quasi possano parlare. Come è nata questa tua passione e come la alimenti ogni giorno?
Come ho vi ho anticipato all’inizio, la scoperta del pannolenci è stata casuale, durante una fiera creativa, ma è diventato subito amore: coniugare la passione per il disegno ereditata dal mio amato papà e messa da parte per molto tempo, al mondo morbido e colorato del feltro. All’inizio ho cominciato realizzando piccoli oggetti, poi ho proseguito su richiesta di amiche, creando per i loro piccoli banner e fiocchi nascita, e da qui non ho più smesso… “Se puoi sognarlo puoi farlo” disse Walt Disney, ebbene per me ogni processo creativo è riassunto in questa frase: ascoltare i desideri delle future mamme, aiutarle a realizzare il loro sogno traducendolo prima in linee colorate e poi trasformarlo in carta, per potergli dar vita con il pannolenci.
È la passione per questo mondo di tenerezza e la soddisfazione delle mie clienti che mi spinge a fare le levatacce al mattino e le ore piccole la notte per far sì che ogni piccolo particolare, ogni dettaglio sia al suo posto, verosimile, perfetto (o quasi…) Come dicevo non ho iniziato pensando di vendere o di guadagnare dalle mie creazioni: per me resta un divertimento, un atto di amore, per chi sceglie le mie creazioni ed anche per me perché così mi prendo cura della mia anima, nutrendola di cose belle. In questi anni ho conosciuto clienti straordinarie che si sono affidate a me per i loro momenti importanti, creative generose con cui ho condiviso sogni e passioni, piccole grandi sfide che non avrei mai pensato di dover affrontare…Questo non è certo un lavoro tradizionale ma bisogna affrontarlo come tale, con il rispetto e la serietà che si mette in ogni lavoro, tanto più che le clienti spesso non ci conoscono “fisicamente” e come noi interagiamo con loro lascia trasparire la nostra persona, il nostro modo di essere, la nostra serietà.


La cura dei dettagli è fondamentale in tutto ciò che si fa, e ciò la fa da padrona in ogni tua creazione. Ci sono altri elementi che ritieni importanti?
Creare mi riporta un po’ indietro nel tempo, al mondo che vedevo con i miei occhi di bimba, ma con la mente di un’adulta e quindi ricco di particolari che lo rendano il più realistico possibile. Ma è importante anche la qualità dei materiali usati, l’accostamento dei colori, l’attenzione per le rifiniture… insomma mai dar nulla per scontato… e in questo il mio perfezionismo mi aiuta moltissimo (oltre i consigli di mio marito che in quanto ad immaginazione mi supera sicuramente!).
Per me è importante anche dare tranquillità e disponibilità alle clienti che come già detto non hanno la possibilità di confrontarsi con noi fisicamente e spesso sono dubbiose, diffidenti o più semplicemente non riescono a visualizzare mentalmente la creazione come invece a me viene naturale: è per questo che cerco di connettermi con loro durante le diverse fasi del processo creativo dalla creazione del bozzetto alla scelta dei colori delle pezze, alle diverse fasi di realizzazione dell’oggetto. Cerco nel possibile di farle star più possibile tranquille visto che hanno cose ben più serie di cui preoccuparsi durante la gravidanza!


In genere qual è il posto in cui crei? Hai un lab tutto tuo o crei un po’ dove ti capita?
Ho iniziato creando un po’ dove mi trovavo (cucina, sala) ma man mano che il lavoro e la quantità di pannolenci è aumentata non potevo spostarmi come una nomade da una stanza all’altra e dovevo mettere le mie creazioni al riparo dalla curiosità dei miei micetti… Quindi mi sono ritagliata un angolino nello studio di casa, che però mi sono ripromessa di trasformare in estate in una craft-room a tutti gli effetti.

Qual è il tuo fiore all’occhiello? Quello che hai nel cuore?
Non c’è una creazione a cui sono particolarmente legata, o forse in qualche modo sono legata un po’ a tutte le mie creaturine. Sicuramente posso dirvi quella che ha maggior successo che è la bimba sulla luna, che ho realizzato un po’ in tante varianti di colore e con l’aggiunta di altri soggetti. C’è poi il fiocco disegnato per la mamma di Amando che è un’esplosione di colori o il banner ispirato al Piccolo Principe, romantico e poetico.

Come organizzi il tuo lavoro: in base agli ordini, alle spedizioni, ai mercatini...?
Le mie creazioni sono principalmente realizzate su commissione, quindi ho scelto espressamente di non prender parte ai mercatini dove il lavoro fatto a mano potrebbe essere svalutato. Certo l’organizzazione è complessa visto che ho un lavoro part time e devo gestire casa e famiglia. Ma come dicevo è proprio la passione che mi aiuta e mi fa andare avanti. Cerco comunque di rispettare sempre i tempi di consegna anche perché i bimbi in pancia non aspettano di certo me… anzi!

Come fai ad ispirarti, come nascono le tue creazioni?
Le fonti di ispirazioni sono diverse: illustrazioni e libri per bambini; riviste creative come Flow o Mollie Makes, dove si possono conoscere in anteprima le novità; fiere di settore che danno l’opportunità di conoscere ed imparare nuove tecniche, scoprire nuovi materiali; l’ispirazione la cerco anche al di fuori del nostro paese, dove l’handmade è molto più conosciuto e valorizzato.

Quali canali di comunicazione prediligi, on line e off line, per far conoscere al meglio le tue creazioni agli altri?
Pan di Lenci è nato con una pagina su Facebook aperta un po’ per gioco, a cui ha fatto seguito anche un profilo Instagram. Man mano che sono “cresciuta”, ho iniziato a guardarmi intorno nel mondo dei Marketplace per far conoscere le mie creazioni ed al tempo stesso offrire più garanzie ai clienti. Un obiettivo che mi sono posta quest’anno, se ci riesco tra i mille impegni, è l’apertura di un blog, uno spazio tutto mio dove poter raccontare il mio mondo soffice e colorato.

Progetti per il futuro?
I progetti sono tanti… in questi anni ho imparato tante cose che non sempre sono riuscita a mettere in pratica per mancanza di tempo o perché le richieste sono andate in un’altra direzione: infeltrimento ad ago, patchwork. Sicuramente nell’immediato voglio ampliare la gamma di prodotti da offrire, più easy, con prezzi più accessibili anche a chi voglia fare semplicemente un pensiero per una nuova nascita. C’è sempre da studiare, lavorare, informarsi ed io non mollo con l’entusiasmo di una bimba e la caparbietà che mi contraddistinguono, finché continuerò a divertirmi e provare gioia in quello che faccio.

Perché hai scelto Bebuù per vendere le tue creazioni? Cosa ti è piaciuto di più?
La primissima cosa che mio ha colpito di Bebuù? I colori pastello (che io adoro)! Un’interfaccia semplice ma professionale che rende bene l’idea che c’è dietro, il porsi come punto di riferimento per bimbi e mamme, un handmade di qualità, belle immagini e poi tutto Italiano!

Ed infine qualche domanda a bruciapelo per conoscerti meglio:
Il tuo colore preferito?
Sicuramente il blu in tutte le sue gradazioni e poi adoro i tutti i colori pastello che cerco di prediligere nelle mie creazioni

La tua stagione preferita?
Ci devo pensare (mumble mumble)… in realtà non ho una stagione preferita ma adoro colori e caratteristiche di ognuna di loro: i profumi ed il verde della primavera, il sole caldo e le notti estive, i colori ed il tepore autunnale, la neve ed il Natale in inverno ❤

Il paese in cui ti piacerebbe vivere?
Se dovessi scegliere l’estero probabilmente mi piacerebbe vivere nel Nord Europa città in Italia invece adoro l’Umbria con i suoi splendidi borghi che è diventata un po’ il mio luogo del cuore.

Vacanze al mare o montagna?
Mare o montagna purché sia vacanza!
 

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